"Cos'é una Stiftung?" Le fondazioni politiche tedesche: un modello unico al mondo

Spiegazione

“Cos'é una Stiftung?”, “cos'é una  fondazione politica?” : questa domanda ci viene posta regolarmente nell'ambito delle nostre attività. Qual é il ruolo delle fondazioni politiche tedesche, come funzionano e con che mezzi?

Le siège de la fondation à Berlin

Molto diverse dalle fondazioni in senso anglosassone, che hanno una missione filantropica e spesso dipendono da finanziamenti privati, le fondazioni politiche tedesche (in tedesco politische Stiftungen) lavorano con fondi pubblici tedeschi e partecipano a tutti gli effetti a quella che chiamiamo “politische Bildung”. Letteralmente "educazione politica", si può intendere anche come "educazione alla cittadinanza". La politische Bildung in Germania è oggetto di una vera e propria politica pubblica, che mira a diffondere consapevolezza sull'importanza della democrazia e della partecipazione dei cittadini. È proprio questo il ruolo della BpB, Bundeszentrale für politische Bildung (Agenzia federale tedesca per l'educazione politica): "preparare e incoraggiare i cittadini a partecipare attivamente alla politica" attraverso pubblicazioni, seminari, viaggi di studio ecc. Le fondazioni politiche si integrano perfettamente in questa dinamica di sostegno alla società civile, per promuovere il dibattito e la formazione dei cittadini. Operano a favore di una democrazia viva e in grado di coinvolgere l’insieme dei cittadini. 

 

Da Weimar a oggi: della necessità di formare fautori della democrazia e di promuovere il pluralismo democratico

Per capire l'origine delle fondazioni politiche tedesche è necessario tornare alla Repubblica di Weimar: fondata nel 1918, a causa di una forte instabilità politica, una costituzione imperfetta e contestata e un contesto socio-economico particolarmente complesso, questa giovane Repubblica non riuscirà mai a far germogliare una vera cultura democratica e una coscienza civica tra la popolazione. La Repubblica di Weimar si concluderà nel 1933 con l'avvento del nazismo e l'instaurazione di un regime totalitario guidato da Adolf Hitler.

È per evitare le insidie che in passato hanno gettato ombra sulla giovane democrazia tedesca che sono state create le fondazioni politiche: strumenti di formazione politica e di educazione alla cittadinanza, con l'obiettivo di contribuire, attraverso la loro azione, a difendere e a promuovere la cultura e i valori democratici. Una democrazia ha bisogno di democratici, e le fondazioni politiche intendono offrire il loro contributo alla formazione di questi democratici.

Una democrazia ha bisogno anche di pluralismo: le fondazioni politiche tedesche, con la loro prossimità ai partiti, sono organizzazioni rappresentative delle diverse visioni politiche che coesistono all'interno di una democrazia. In questo modo, svolgono un lavoro di educazione alla cittadinanza complementare a quello della Bundeszentrale für politische Bildung basato sul pluralismo delle idee nella vita pubblica, indispensabile al buon funzionamento della democrazia.

La Friedrich-Ebert-Stiftung (vicina ai socialdemocratici del SPD) viene fondata nel 1925 con l'obiettivo di educare i giovani di diverse classi sociali ai valori democratici. Sarà bandita nel 1933 e poi rifondata nel 1947. La Konrad-Adenauer-Stiftung (vicina ai democristiani della CDU) nasce nel 1964 riunendo due istituti che esistevano dal 1955 e dal 1962. I liberali del FDP fondano la Friedrich-Naumann-Stiftung nel 1958, mentre l'ala bavarese dei conservatori (CSU) la Hanns-Seidel-Stiftung nel 1967. Seguono poi la Heinrich-Böll-Stiftung vicina ai Verdi (Bündnis 90/Die Grünen), fondata nel 1997 a partire da tre organizzazioni esistenti dal 1989, e la Rosa-Luxemburg-Stiftung, vicina al partito di sinistra Die Linke, ufficialmente riconosciuta come tale nel 1999. Sono quindi sei le fondazioni che ricevono fondi pubblici per svolgere le proprie attività in Germania e nel mondo.

 

Le fondazioni politiche oggi: finanziamento, amministrazione e legame con i partiti

1. Finanziamento: un budget sotto controllo parlamentare

Il finanziamento delle fondazioni politiche tedesche proviene per circa il 90% da fondi pubblici, in particolare dai Ministeri degli Esteri, dell’Interno, dell'Ambiente, della Cooperazione e dello Sviluppo Economico, dell'Educazione e della Ricerca, oltre che dal Bundestag. La parte restante del loro budget è formata da contributi provenienti dalle Regioni, da enti locali, dall'Unione Europea o da privati. Per ricevere il finanziamento, il partito vicino alla fondazione in questione deve essere rappresentato nel Bundestag per almeno due mandati di seguito. Per esempio l'AFD, partito di estrema destra entrato nel Bundestag nel 2017, ha creato una fondazione vicina al partito (la Fondazione Desiderius-Erasmus), ma quest'ultima potrà ricevere finanziamenti solo alle prossime elezioni parlamentari e solo se l'AFD otterrà per la seconda volta consecutiva seggi al Bundestag.

La ripartizione dei fondi assegnati alle fondazioni viene determinata ogni anno dalla commissione di bilancio del Bundestag e votata nella legge finanziaria che stabilisce la distribuzione delle spese dello Stato. È basata sulla media dei risultati dei partiti vicini alle fondazioni nelle ultime quattro elezioni del Bundestag, tenendo così in considerazione le tendenze politiche del Paese. Circa la metà del budget di ogni fondazione è destinato ai suoi uffici esteri. Questa parte in particolare è finanziata dal Ministero degli Esteri e dal Ministero della Cooperazione e dello Sviluppo Economico. Questi ultimi monitorano e verificano le spese delle fondazioni, che devono essere giustificate dai progetti attuati e rispettare una specifica normativa, simile alle spese pubbliche.

La somma del bilancio federale destinata alle fondazioni politiche è aumentata nel corso del tempo. Tra il 2000 e il 2014 il budget totale assegnato alle fondazioni politiche è quasi raddoppiato, passando da 295 a 466 milioni di euro. Nel 2017 questa cifra è aumentata ulteriormente, raggiungendo i 581,4 milioni di euro, a testimonianza del consenso di cui le fondazioni e il finanziamento del loro lavoro godono nel Bundestag.

2. Amministrazione: le fondazioni, associazioni dichiarate

Nonostante le 6 politische Stiftungen vengano chiamate fondazioni (Stiftungen), solo la Friedrich-Naumann-Stiftung è una fondazione nel vero senso della parola, vale a dire di diritto privato. Le altre fondazioni hanno lo status di associazioni dichiarate (eingetragene Vereine).

A capo di ciascuna fondazione viene costituito un consiglio di amministrazione come comitato esecutivo, eletto durante le assemblee generali. Il numero totale dei membri dell'associazione è definito dallo statuto, e varia generalmente tra le 40 e le 100 persone. Il presidente dell'associazione viene eletto dall'assemblea generale. A causa del suo speciale status giuridico, la Friedrich-Naumann-Stiftung non ha un'assemblea generale e il suo consiglio di amministrazione è composto da un massimo di 29 membri con diritto di voto.

La composizione degli organi citati dipende in gran parte dal partito vicino alla fondazione in questione: deputati, membri o ex-membri del governo ed ex-responsabili del partito sono molto presenti. Tuttavia, i membri attivi del partito politico non possono ricoprire posizioni dirigenziali nella fondazione. In questi organi possono essere presenti anche membri di organizzazioni, associazioni o aziende vicine alla fondazione, scienziati, giornalisti o artisti.

3. Fondazioni e partiti politici: tra vicinanza e indipendenza

Le fondazioni intrattengono un legame forte con i partiti politici ai quali sono vicine, pur conservando la propria autonomia sul campo. Tale autonomia è evidenziata dal fatto che le strutture delle fondazioni e dei partiti sono formalmente indipendenti: non deve verificarsi nessun trasferimento di denaro tra la fondazione e il partito interessato. Le fondazioni non partecipano alle campagne elettorali.

Il legame storico tra le fondazioni e i partiti è forte. Talvolta, la fondazione è una propaggine diretta del partito, come nei casi della Friedrich-Ebert-Stiftung e della Friedrich-Naumann-Stiftung. Come abbiamo detto, numerose figure politiche siedono nei consigli di amministrazione delle fondazioni. Infine, il lavoro delle fondazioni politiche si fonda sui valori promossi dai partiti ai quali sono vicine. Questo principio è stato confermato nel 1986 da una sentenza della Corte Costituzionale Federale (in seguito a un reclamo dei Verdi tedeschi) sul finanziamento pubblico delle fondazioni politiche, una sentenza che ha anche sottolineato l'indipendenza delle fondazioni in termini di statuto e organizzazione. Le fondazioni non possono lavorare direttamente per i partiti: il loro lavoro è a beneficio di tutti i cittadini, le loro pubblicazioni sono gratuite e accessibili a tutti.

 

Formazione politica e cooperazione internazionale al centro delle missioni delle fondazioni politiche

Ma quali sono dunque le forme che questo lavoro assume? Le missioni delle fondazioni politiche sono molteplici, di diversa natura e realizzate su diverse scale territoriali.

Una dichiarazione comune delle fondazioni politiche del 1999 stabilisce l'elenco di queste missioni (si veda l'estratto in fondo all'articolo): le fondazioni politiche sono protagoniste dell'educazione politica (politische Bildung) dei cittadini, della costruzione dell'Europa, degli aiuti allo sviluppo e del sostegno alle strutture che difendono i valori democratici in tutto il mondo.

Nell’adempiere ai loro compiti statutari, vogliono contribuire a plasmare il futuro della nostra comunità. Il loro lavoro di educazione socio-politica e democratica, di informazione e di consulenza politica in Germania e all'estero, basato sui principi di un ordine di base libero e democratico e impegnato a rispettare i principi di solidarietà, sussidiarietà e tolleranza reciproca, mira in particolare a:

  • stimolare il coinvolgimento dei cittadini nelle questioni politiche e promuovere e approfondire il loro impegno politico attraverso l'educazione politica;
  • sviluppare le basi per l'azione politica promuovendo la scienza, la ricerca politica e la consulenza, e approfondire il dialogo e il trasferimento di conoscenze tra scienza, politica, governo e imprese;
  • studiare lo sviluppo storico dei partiti politici e dei movimenti politici e sociali;
  • promuovere la formazione accademica e il perfezionamento dei giovani talenti attraverso borse di studio e programmi di studio;
  • promuovere l'arte e la cultura attraverso eventi, borse di studio e la cura e conservazione delle opere culturali;
  • sostenere gli sforzi di unificazione europea e contribuire alla comprensione internazionale attraverso l'informazione e gli incontri internazionali;
  • fornire assistenza allo sviluppo attraverso programmi e progetti che contribuiscano alla creazione di strutture democratiche, liberali e costituzionali impegnate nel rispetto dei diritti umani e civili.

A tal fine, le fondazioni organizzano eventi per il grande pubblico: come conferenze, dibattiti, proiezioni di film. Curano pubblicazioni e creano format specifici dedicati al dialogo e al trasferimento di conoscenze e competenze tra mondo scientifico e accademico, mondo politico, imprese e società civile, come viaggi studio o gruppi di lavoro tra esperti. Distribuiscono inoltre borse di studio a numerosi studenti o giovani in formazione. Sono anche attivi in àmbito artistico e culturale, sostenendo artisti e considerando l'arte e la cultura come mezzi essenziali per difendere i principi democratici.

 

Infine, le fondazioni sono particolarmente attive in Germania, dove hanno la loro sede centrale e i numerosi uffici regionali, ma sono presenti anche in tutto il mondo. La Konrad-Adenauer-Stiftung e la Friedrich-Ebert-Stiftung hanno infatti più di 100 uffici ciascuna in tutto il mondo. La Friedrich-Naumann-Stiftung ha più di 60 uffici, la Heinrich-Böll-Stiftung più di 30, la Rosa-Luxemburg-Stiftung ne ha 20 e la Hanns-Seidel-Stiftung ha 5 uffici all'estero. In questi uffici l'attenzione è rivolta alla cooperazione internazionale e al sostegno alle organizzazioni non governative. Le fondazioni lavorano per rafforzare le relazioni bilaterali, la società civile e gli attori che difendono i valori democratici.

La Fondazione Heinrich Böll, vicina al partito verde tedesco Bündnis 90/Die Grünen, porta il nome di uno dei più grandi autori tedeschi del dopoguerra, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1972. Intellettuale impegnato, Heinrich Böll fu uno dei grandi sostenitori dell'Illuminismo e dell'umanesimo. Per lui, la scala per misurare una società progressista era il modo in cui ogni individuo veniva trattato in tutta la sua dignità e unicità. Il lavoro della Fondazione che porta il suo nome è parte dell'eredità del suo pensiero, del suo lavoro e delle sue azioni, che ci ispirano a lottare per i diritti fondamentali di ogni individuo, a lottare per una democrazia vivente in Europa e a impegnarci per una profonda transizione socio-ecologica per combattere il cambiamento climatico e proteggere il nostro ambiente.

La Fondazione Heinrich Böll è quindi un gruppo di riflessione che opera per la transizione socio-ecologica e la democrazia partecipativa, pluralista e inclusiva. Agisce per promuovere gli scambi e la cooperazione su questi temi, in particolare tra gli attori della società civile. La Fondazione ha la sede centrale a Berlino e, oltre a 16 uffici in altrettanti Länder, è attiva in più di sessanta Paesi con oltre trenta sedi in tutto il mondo. La Fondazione ha un budget di oltre 60 milioni di euro all'anno (provenienti da fondi pubblici). Il suo consiglio di amministrazione è guidato da due co-presidenti: Barbara Unmüßig e Ellen Ueberschär. Lo statuto prevede per gli organi e le posizioni permanenti della Fondazione una quota di donne e di persone provenienti da un contesto migratorio.

L'ufficio di Parigi della Fondazione Heinrich Böll lavora su quattro aree tematiche con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione franco-tedesca, italo-tedesca ed europea: le questioni legate alla transizione energetica e alla protezione del clima; le sfide della trasformazione ecologica e sociale dell'economia; il rilancio della democrazia in Europa di fronte alla crisi di fiducia negli attori, nelle istituzioni e nei processi democratici; l'approfondimento della politica estera e di sicurezza comune a livello europeo. Le attività della Fondazione mirano anche a combattere tutte le forme di discriminazione e a promuovere la parità di genere. Agisce inoltre in campo culturale e artistico.

Protagoniste della vita democratica in Germania, le fondazioni politiche, vicine ma indipendenti dai partiti politici tedeschi, operano su vari livelli (regionale, nazionale e internazionale) e con una molteplicità di approcci, per difendere e promuovere i valori democratici. Formando i cittadini e le cittadine al dibattito e alla vita democratica, esse incarnano una democrazia combattiva: infatti, sebbene la democrazia sia una conquista formidabile per le società umane, essa deve essere ancora oggi strenuamente difesa.

 


Per approfondire:

Norbert Lepszy, „Politische Stiftungen“, in Andersen, Uwe/Wichard Woyke (Hg.): Handwörterbuch des politischen Systems der Bundesrepublik Deutschland. 7., aktual. Aufl. Heidelberg: Springer VS 2013. https://www.bpb.de/nachschlagen/lexika/handwoerterbuch-politisches-system/202095/politische-stiftungen?p=1

Peter Massing , “Politische Stiftungen”, Bundeszentrale für politische Bildung,  https://www.bpb.de/gesellschaft/bildung/politische-bildung/193401/politische-stiftungen?p=1

Wissenschaftliche Dienste des Deutschen Bundestages  Vgl. WD 1 – 164/06: Geschichte, Struktur und Wirken der politischen Stiftungen in der Bundesrepublik Deutschland, https://www.bundestag.de/resource/blob/412014/9ecd48358f1c2ea367f08961cdf5d7eb/WD-1-164-06-pdf-data.pdf

Dorota Dakowska, "Les fondations politiques allemandes : des courtiers de la politique étrangère", CERISCOPE Puissance, 2013, [en ligne], URL : http://ceriscope.sciences-po.fr/puissance/content/part2/les-fondations-politiques-allemandes-des-courtiers-de-la-politique-etrangere   

Dorota Dakowska, « Au nom de l’Europe. Les fondations politiques allemandes face à l’intégration européenne », Revue d’Allemagne et des pays de langue allemande [En ligne], 47-1 | 2015, mis en ligne le 13 décembre 2017. URL : http://journals.openedition.org/allemagne/453

Jacopo Perazzoli. “Germania: Si Accendono i Riflettori Sulle Fondazioni.”. In All’ultimo centesimo: I conti dei partiti in Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Stati Uniti, a cura di Antonella Carenzi, 59-77. Milano, Edizioni l'Ornitorinco, 2012. | URL: https://www.academia.edu/3818681/Germania_si_accendono_i_riflettori_sulle_fondazioni