Un po' come in Italia, in Germania è un Cancelliere o una Cancelliera che governa il Paese, non il Presidente della Repubblica. Come funziona? Il Cancelliere può essere sfiduciato dal Parlamento? Come esercitano i loro poteri? Ecco come.
Sebbene esista un Presidente della Repubblica, la figura politica più influente in Germania è il Cancelliere o Cancelliera federale (Bundeskanzler o Bundeskanzlerin). Secondo la Legge fondamentale del 1949 (l’equivalente della Costituzione italiana) il suo ruolo è quello di “stabilire le grandi linee politiche e di assumersene la responsabilità”. Al centro del potere esecutivo, il Cancelliere o la Cancelliera dirige l'azione del governo e, in quanto principale figura diplomatica, rappresenta la Germania all’estero.
Ma come si elegge?
Cancelliere e Cancellieri vengono eletti dal Bundestag, a maggioranza, tramite voto segreto e su proposta preliminare del o della Presidente federale.
L’elezione avviene ogni quattro anni, contemporaneamente al rinnovo del Bundestag stesso. Alle elezioni federali il Cancelliere eletto o Cancelliera eletta è capolista del partito di maggioranza (o del principale partito della coalizione). Questo sistema è pensato per garantire la stabilità e l’efficacia del mandato: può essere eletto solo il candidato o la candidata che ha la certezza di ottenere la maggioranza assoluta dei voti in Parlamento.
Dopo l’elezione, avviene la nomina del nuovo Cancelliere o della nuova Cancelliera da parte della Presidenza federale, seguita dal giuramento davanti al Bundestag. Il Cancelliere o la Cancelliera ha il potere di nominare ministre e ministri e di definirne le competenze. La sua rimozione può essere eseguita solo attraverso una “mozione di sfiducia costruttiva”, votata dal Bundestag. In questo caso il Parlamento deve eleggere un sostituto o una sostituta, tramite un voto a maggioranza semplice.
In Germania non esiste un limite al numero di mandati per Cancellieri e Cancelliere,
e ciò è fonte di non pochi dibattiti nel panorama politico. Helmut Kohl e Angela Merkel, ad esempio, hanno mantenuto i rispettivi incarichi per 16 anni ciascuno.
Il ruolo centrale rivestito dalla figura del Cancelliere o della Cancelliera ha radici storiche: in seguito alla Seconda guerra mondiale si voleva evitare di concentrare troppo potere nelle mani di una sola persona, privilegiando un regime parlamentare forte e stabile. L’ampiezza dei poteri conferiti al ruolo di Cancelliere o Cancelliera, associato a un o una Presidente con funzioni prevalentemente onorifiche, portò Konrad Adenauer a definire il sistema istituzionale tedesco una “democrazia del Cancelliere” (Kanzlerdemokratie).