In vista delle elezioni federali in Germania, anticipate al 23 febbraio 2025, un approfondimento sulle peculiarità del sistema politico tedesco.
Indice delle domande:
I Länder e le regioni sono la stessa cosa?
Qual è il ruolo del Bundestag nel sistema politico tedesco?
Come si vota in Germania e perché il sistema elettorale è così complesso?
Si può votare per delega in Germania?
Quali sono i poteri del Cancelliere o della Cancelliera e come viene eletta questa figura?
Come vengono formate le coalizioni e come funzionano?
Quali partiti siedono nel Bundestag?
Esiste un o una Presidente della Repubblica in Germania?
1. I Länder e le regioni sono la stessa cosa?
La Germania è una Repubblica federale divisa in Länder. Questi operano come piccoli Stati e godono di una forte sovranità rispetto alle regioni italiane.
In totale sono 16, di cui tre città-Stato: Berlino, Amburgo e Brema. Ogni Land ha un proprio parlamento (Landtag), una Costituzione e un governo guidato da un cosiddetto ministro-presidente. Sono autonomi in molti ambiti, tra cui l’istruzione, la sicurezza, i servizi sociali, l’ambiente, gli affari religiosi e le politiche culturali. Ogni Land ha anche un proprio canale televisivo pubblico.
La Federazione (il Bund) ha invece competenza esclusiva in materia di politica estera, difesa, giustizia, politica monetaria e diritto del lavoro. Tuttavia, questa suddivisione non è sempre così netta, generando talvolta sovrapposizioni di competenze tra i diversi livelli di governance.
I Länder sono rappresentati nella seconda camera del Parlamento tedesco: il Consiglio federale (Bundesrat), che insieme al Bundestag si occupa dell’elaborazione delle leggi. Il Bundesrat è composto da 69 membri provenienti dai governi regionali; ogni Land dispone di un numero di seggi che varia, da tre a sei, in base alla popolazione. I Länder dispongono inoltre di rappresentanti istituzionali a Berlino, per il coordinamento delle questioni regionali con il Bund, e di una rappresentanza permanente a Bruxelles presso l’Unione Europea.
Il federalismo tedesco ha radici storiche che risalgono al Sacro Romano Impero e alla Confederazione germanica, creata nel 1815 e composta da 39 Stati. Con la riunificazione della Germania nel 1990 si costituirono cinque "nuovi Länder" nella parte orientale del Paese, in seguito annessi a quelli occidentali. Tuttavia, la desiderata “unità interna” non sembra ancora del tutto realizzata. Tra i Länder dell’ex RDT e quelli occidentali persistono infatti notevoli disparità socio-economiche: a est, per esempio, persiste un tasso di disoccupazione più alto e la popolazione è più anziana.
Il federalismo è talvolta oggetto di critiche a causa delle disuguaglianze tra i Länder, come accade nell’ambito dell’istruzione. Resta il fatto che i Länder sono territori con una forte identità regionale e culturale, a cui gran parte della popolazione tedesca è ancora legata. La Baviera, il Land più esteso e il secondo più popolato, è nota per il suo marcato sentimento di appartenenza regionale che si riflette in una altrettanto decisa volontà di autonomia politica. Infatti, la Baviera ha anche un proprio partito conservatore, la CSU (Unione Cristiano-Sociale), al potere senza interruzioni ormai dal 1962.
2. Qual è il ruolo del Bundestag nel sistema politico tedesco?
L’istituzione centrale del sistema politico tedesco è la Camera dei deputati e delle deputate, il Bundestag, che dal 1999 si riunisce a Berlino (precedentemente si trovava a Bonn), nel Palazzo del Reichstag. Il Parlamento ha un ruolo preminente: il Cancelliere o la Cancelliera dipende dalla fiducia di deputate e deputati e, come in Italia (pur se con modalità lievemente diverse), deve spesso formare coalizioni con più partiti.
Dopo la riforma elettorale del 2023, il Bundestag conta 630 deputati e deputate depositari di un mandato di quattro anni in cui, oltre a condividere con il Bundesrat il potere legislativo e costituente, hanno il compito di eleggere il Cancelliere o la Cancelliera, approvare le leggi, ratificare i trattati, adottare il bilancio federale e autorizzare l’impiego delle forze armate. Il Bundestag esercita anche un notevole controllo sul governo attraverso le sessioni parlamentari (plenarie o di commissione) o tramite le commissioni d’inchiesta. Queste ultime, istituite su richiesta di almeno il 25 per cento dei membri, possono ascoltare l’opinione di esperti ed esperte e raccogliere prove per verificare specifiche azioni governative, presentando poi un rapporto da discutere in Parlamento.
A riprova del suo ruolo centrale nella democrazia tedesca, il bilancio annuale del Bundestag per il 2024 ammontava a 1,24 miliardi di euro, a fronte dei 979 milioni, lo stesso anno, della Camera dei deputati in Italia.
3. Come si vota in Germania e perché il sistema elettorale è così complesso?
Il sistema elettorale è misto e definito come proporzionale personalizzato. Elettrici ed elettori dispongono di due voti su un’unica scheda, suddivisa in due colonne. Con il primo voto (Erststimme) si sceglie un candidato o una candidata del proprio collegio, garantendo una rappresentanza locale diretta. Con il secondo voto (Zweitstimme) si vota per una lista regionale di partito, ovvero una lista di candidate e candidati (Landesliste). Quest’ultimo voto definisce il punteggio ottenuto da ciascun partito, permettendo di distribuire i seggi in modo proporzionale e di ottenere così una rappresentanza parlamentare che rifletta il peso politico dei vari partiti. Deputate e deputati vengono eletti per un mandato di quattro anni.
La riforma del 2023 ha fissato il numero di seggi a 630 per garantire una maggiore proporzionalità e limitare le spese del Bundestag. In base ai risultati della seconda votazione, un certo numero di deputati e deputate appartenenti alle liste di ciascun partito entra in carica al Bundestag. Con il primo voto, elettrici ed elettori possono, come in precedenza, eleggere candidati e candidate della propria circoscrizione. Tuttavia, se al primo voto un partito ottiene più seggi rispetto alla ripartizione proporzionale, entreranno in carica solo i candidati e le candidate con il maggior numero di voti, in linea con le percentuali del secondo voto. Può quindi succedere che candidate e candidati eletti localmente non entrino in Parlamento se il loro partito non raggiunge una quota sufficiente.
La distribuzione dei seggi nel Bundestag equivale ai risultati del voto proporzionale, ma con deputati e deputate eletti in modo diverso, tramite lista o tramite collegio.
In generale, il sistema non permette a un partito di ottenere la maggioranza assoluta, rendendo necessarie le coalizioni.
4. Si può votare per delega in Germania?
In Germania, così come in Italia, non è previsto il voto per delega. Tuttavia, dal 1957 è possibile votare per corrispondenza (Briefwahl).
Elettrici ed elettori richiedono il materiale per la votazione al proprio comune, che lo invia alcune settimane prima delle elezioni. Questo include la scheda, una piccola busta per garantire la segretezza, una busta rossa più grande per inserire la scheda sigillata e la convocazione al voto per corrispondenza (Wahlschein) firmata. L’intero pacchetto viene poi spedito gratuitamente al seggio elettorale. Il giorno delle elezioni vengono aperte le buste rosse, viene verificata la registrazione nella lista elettorale, viene conteggiato il voto e le buste piccole ancora sigillate, contenenti la scheda elettorale, vengono messe in un'urna anch’essa sigillata. Le schede vengono poi scrutinate come le altre schede.
Fino al 2009 era necessario giustificare la necessità di votare per corrispondenza, ma oggi non è più richiesto. Nel 1957, il 4,9 per cento degli elettori ha votato per posta mentre alle elezioni del 2021 quasi la metà delle persone votanti (47,3 per cento) ha scelto questa modalità.
5. Quali sono i poteri del Cancelliere o della Cancelliera e come viene eletta questa figura?
Sebbene esista un Presidente della Repubblica, la figura politica più influente in Germania è il Cancelliere o Cancelliera federale (Bundeskanzler o Bundeskanzlerin). Secondo la Legge fondamentale del 1949 (l’equivalente della Costituzione italiana) il suo ruolo è quello di “stabilire le grandi linee politiche e di assumersene la responsabilità”. Al centro del potere esecutivo, il Cancelliere o la Cancelliera dirige l'azione del governo e, in quanto principale figura diplomatica, rappresenta la Germania all’estero.
Ma come si elegge?
Cancelliere e Cancellieri vengono eletti dal Bundestag, a maggioranza, tramite voto segreto e su proposta preliminare del o della Presidente federale.
L’elezione avviene ogni quattro anni, contemporaneamente al rinnovo del Bundestag stesso. Alle elezioni federali il Cancelliere eletto o Cancelliera eletta è capolista del partito di maggioranza (o del principale partito della coalizione). Questo sistema è pensato per garantire la stabilità e l’efficacia del mandato: può essere eletto solo il candidato o la candidata che ha la certezza di ottenere la maggioranza assoluta dei voti in Parlamento.
Dopo l’elezione, avviene la nomina del nuovo Cancelliere o della nuova Cancelliera da parte della Presidenza federale, seguita dal giuramento davanti al Bundestag. Il Cancelliere o la Cancelliera ha il potere di nominare ministre e ministri e di definirne le competenze. La sua rimozione può essere eseguita solo attraverso una “mozione di sfiducia costruttiva”, votata dal Bundestag. In questo caso il Parlamento deve eleggere un sostituto o una sostituta, tramite un voto a maggioranza semplice.
In Germania non esiste un limite al numero di mandati per Cancellieri e Cancelliere,
e ciò è fonte di non pochi dibattiti nel panorama politico. Helmut Kohl e Angela Merkel, ad esempio, hanno mantenuto i rispettivi incarichi per 16 anni ciascuno.
Il ruolo centrale rivestito dalla figura del Cancelliere o della Cancelliera ha radici storiche: in seguito alla Seconda guerra mondiale si voleva evitare di concentrare troppo potere nelle mani di una sola persona, privilegiando un regime parlamentare forte e stabile. L’ampiezza dei poteri conferiti al ruolo di Cancelliere o Cancelliera, associato a un o una Presidente con funzioni prevalentemente onorifiche, portò Konrad Adenauer a definire il sistema istituzionale tedesco una “democrazia del Cancelliere” (Kanzlerdemokratie).
6. Come vengono formate le coalizioni e come funzionano?
In Germania è quasi sempre necessaria la formazione di una coalizione tra due o tre partiti per ottenere una maggioranza in grado di formare un governo e di eleggere un Cancelliere o una Cancelliera
Le trattative per formare una coalizione maggioritaria, solitamente guidate dal partito che ha ottenuto più voti, si concentrano su un contratto di coalizione che definisce le leggi e le riforme da attuare durante il mandato. L’assegnazione dei ministeri in base al peso politico dei partiti coinvolti è anch’essa al centro delle negoziazioni.
Il partito vincitore (o un altro partito che abbia ottenuto un risultato significativo e sia in grado di costruire una maggioranza attorno a sé) può avviare discussioni preliminari (Sondierungen) per valutare le possibili alleanze con altri partiti. Successivamente, si svolgono negoziati più approfonditi (Koalitionsverhandlung) con uno o due degli altri partiti al fine di formare la coalizione. Questo processo può durare settimane, o addirittura mesi. I partiti definiscono le loro linee direttive, i punti di disaccordo e i progetti comuni che intendono realizzare. Alla fine, si firma un “contratto di coalizione” che sarà alla base dell’azione di governo.
La logica della coalizione, fondata sulla costruzione di una maggioranza stabile con un mandato chiaro, conferisce un peso politico significativo ai partiti coinvolti. Questo, ovviamente, a condizione che le negoziazioni siano state ben condotte, soprattutto per quanto riguarda i partiti più piccoli. Nel concreto, la vita della coalizione si organizza tramite una commissione informale, detta “commissione di coalizione” (Koalitionsausschuss), composta da rappresentanti dei partiti coinvolti, dal Cancelliere o dalla Cancelliera e dal suo o dalla sua Vice. La commissione delibera sulle leggi in discussione e risolve eventuali conflitti politici.
7. Quali partiti siedono nel Bundestag?
Ad accedere al Bundestag sono solo i partiti che superano la soglia del 5 per cento, o che vincono in almeno tre collegi al primo voto. Questo meccanismo serve a evitare la frammentazione del Parlamento e a facilitare la formazione di coalizioni in grado di governare. Alle ultime elezioni, nel 2021, sono entrati in Parlamento sette partiti. A febbraio 2024 è nato un nuovo gruppo parlamentare, «Bündnis Sahra Wagenknecht», separatosi da “Die Linke”.
I partiti rappresentati nel Bundestag sono:
- SPD (socialdemocratici): fondato nel XIX secolo, il partito ha guidato diversi governi negli anni ’70 e dal 2021 governa come partito principale in coalizione con i Verdi e i Liberali.
- CDU/CSU (conservatori): fondato dopo la Seconda guerra mondiale, è il grande partito di destra, composto dalla CDU (Unione cristiano-democratica) e dalla CSU (Unione cristiano-sociale), presente solo in Baviera.
- Bündnis 90/Die Grünen (Verdi): fondato dopo l’unificazione della Germania dalla fusione tra l’Alleanza 90, gruppo di attivisti per i diritti umani della DDR, e i Verdi, movimento ecologista e pacifista.
- FDP (liberali): fondato nel 1948, è rientrato in Parlamento nel 2017 dopo un periodo di assenza.
- Die Linke (sinistra radicale): fondato nel 2007, si posiziona a sinistra dei Verdi e della SPD.
- BSW, Alleanza Sahra Wagenknecht (sinistra nazionalista): separatosi da “Die Linke” è un partito di sinistra, nazionalista e anti-immigrazione, fondato nel 2024.
- AfD (estrema destra): partito euroscettico e anti-immigrazione, è entrato nel Bundestag nel 2017.
8. Esiste un o una Presidente della Repubblica in Germania?
Se da un lato tutti conoscono la Cancelliera o il Cancelliere, dall’altro il ruolo di Presidente della Repubblica federale è meno noto.
In Germania, la figura del Presidente esercita una funzione rappresentativa. Si tratta di una figura morale e svolge un ruolo essenzialmente onorifico.
Deve mantenere la neutralità politica e non interferire nelle questioni dei partiti. Sebbene i suoi poteri siano limitati, si tratta di una personalità influente e ha l’incarico di garante delle istituzioni, con il compito di verificare la conformità delle leggi prima della loro promulgazione. Può infatti rifiutarsi di firmare leggi che ritiene contrarie alla Legge fondamentale. Tra i suoi compiti principali vi è la nomina ufficiale del Cancelliere o della Cancelliera.
La figura del Presidente non viene eletta direttamente dal popolo, ma da un’Assemblea federale (Bundesversammlung), composta da deputati e deputate del Bundestag e del Bundesrat che hanno il solo compito di eleggere il o la Presidente. Il mandato dura cinque anni ed è rinnovabile una sola volta. Dal 2017, Frank-Walter Steinmeier, ex Ministro degli Esteri, è il Presidente della Repubblica federale.
Traduzione di Isabel Cellati, edizione di Elena Pioli | Voxeurop