Politiche europee: i soli obiettivi non bastano

Atlante dei pesticidi

Anche se la legislazione UE è la più avanzata del mondo, non ha determinato un calo nell'uso di pesticidi. La Strategia Farm to Fork dell'UE vuole cambiare. Restano, però, molti interrogativi.

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La questione pesticidi è ai primi posti nell'agenda europea. Nella Strategia europea From Farm to Fork del maggio 2020, la Commissione Europea si è impegnata a ridurre del 50% entro il 2030 l'uso e i rischi connessi ai pesticidi di sintesi e l'utilizzo delle sostanze più pericolose, nonché a introdurre un nuovo regolamento per raggiungere tale obiettivo. L'iniziativa dei cittadini europei Save Bees and Farmers (Salviamo le Api e gli Agricoltori), che ha raccolto oltre 1,2 milioni di firme, chiede un'ulteriore riduzione dell'80% entro il 2030, un ritiro completo entro il 2035, e un forte supporto agli agricoltori nella transizione agroecologica.

La legislazione attualmente in vigore introdotta per ridurre l'uso dei pesticidi, la Direttiva sull’“Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”, risale al 2009. Il provvedimento era volto a limitare l'uso dei pesticidi, promuovendo pratiche alternative quali l'Integrated Pest Management- IPM (Difesa integrata). I principi dell'IPM danno priorità a misure preventive e di biocontrollo. I biopesticidi e i pesticidi sintetici diventano, così, l'ultima arma da usare nel caso in cui le altre opzioni dovessero fallire.

Tuttavia, a più di un decennio dall'approvazione della direttiva, la Corte dei Conti europea, revisore esterno che valuta, fra le altre cose, l'efficacia delle iniziative UE, ha affermato che sono stati fatti progressi limitati nella misurazione e riduzione dei rischi connessi ai pesticidi in UE. Qui, tra il 2011 e il 2018, le vendite di pesticidi sono rimaste stabili intorno alle 360.000 tonnellate all'anno. La Corte dei Conti ha messo in risalto diverse lacune nel quadro europeo. Per esempio, non c'è allineamento fra la Politica Agricola Comune (PAC) e la politica che mira alla riduzione. La PAC determina il finanziamento e le priorità dell'agricoltura dell'UE. Un'altra questione chiave è l'assenza a livello europeo di indicatori adeguati per misurare la potenziale riduzione dei pesticidi. Gli indicatori si basano principalmente sui dati relativi alle vendite, perciò non prendono in considerazione la superficie agricola, il volume o il modo in cui tali sostanze vengono applicate.

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Almeno ufficialmente, l'Unione Europea incoraggia con le sue strategie come la "Farm to Fork" il controllo naturale dei parassiti. L’IPM è uno dei modi per ridurre la chimica in agricoltura.

Dal budget UE, gli agricoltori ricevono sostegno finanziario basato, per lo più, sul numero di ettari dell'azienda agricola. Attualmente, l'UE non collega la percezione di tali finanziamenti europei al rispetto dei princìpi di difesa integrata e di altre misure contemplate nella direttiva pesticidi. Non vi sono stati cambiamenti significativi in seguito all'ultimo tentativo di riforma della PAC, che è entrata in vigore il 1 gennanio 2023.

Inoltre, il modo in cui gli Stati Membri hanno gestito il recepimento della direttiva UE nel quadro normativo nazionale è un altro motivo del suo limitato successo. Diversi Stati Membri hanno ritardato il recepimento e sono stati lenti nel mettere a punto piani d'azione nazionale volti a implementare misure concrete. Le organizzazioni della società civile, inoltre, hanno criticato gli Stati Membri per non aver sfruttato le misure che potevano mettere in campo grazie ai fondi della PAC per incoraggiare l'adesione alla Difesa Integrata. Ogni Paese poteva, infatti, destinare gli stanziamenti della PAC per offrire dei sistemi volontari all’interno dei propri Programmi di Sviluppo Rurale per incentivare tecniche atte alla riduzione dell'uso dei pesticidi di sintesi. Tuttavia, queste misure non presentavano un approccio sistematico, necessario invece per ridurre i pesticidi.

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Il confronto con il resto del Mondo mostra che l'Unione Europea è all'avanguardia nella messa al bando di pesticidi più dannosi. Ma troppe sostanze tossiche sono ancora utilizzate in Europa.

Secondo un appello redatto da oltre 70 organizzazioni della società civile, la legislazione UE deve affrontare e risolvere tutte queste criticità al fine di trasformare efficacemente il sistema agroalimentare e tutelare la salute dei cittadini, la biodiversità e il clima. Le organizzazioni chiedono, inoltre, che la regolamentazione contempli obiettivi di riduzione ambiziosi e vincolanti a livello europeo e nazionale, un'abolizione totale dei pesticidi più pericolosi e delle pratiche dannose, come l'irrorazione aerea o la concia delle sementi, nonché una definizione rafforzata di Difesa Fitosanitaria Integrata. Così come prevede la transizione agroecologica.

Il ruolo dell'UE è inoltre centrale anche quando si parla dell'uso dei pesticidi in Paesi che non ne fanno parte. Nella sua Strategia in Materia di Sostanze Chimiche Sostenibili dell'ottobre 2020, la Commissione europea si impegna a porre fine alla pratica che vede le aziende europee esportare in altre parti del mondo pesticidi vietati in UE. Ma l'impegno si deve ancora tradurre in politiche effettive.

La riforma della direttiva sui pesticidi ha portato alla presentazione da parte della Commissione della bozza di un nuovo Regolamento nel giugno 2022. Tale documento è però ora sotto attacco da parte delle lobby, nonché del Consiglio europeo e da una parte dell’Europarlamento. Nel dicembre 2022 è stata chiesta una nuova Valutazione d’Impatto, con motivazione della mutata situazione dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Questo potrebbe portare ad un rallentamento del processo di codecisione, fino anche al termine dell’attuale legislatura, affossando di fatto il provvedimento.

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Il mercato dei pesticidi a livello mondiale è quasi raddoppiato negli ultimi 20 anni, con l'Unione Europea come uno dei maggiori mercati di consumo ed esportazione.

Fonti:

p.58: Jacob R. Pecenka et al., PM reduces insecticide applications by 95% while maintaining or enhancing crop yields through wild pollinator conservation, 2021, https://bit.ly/3HUesV1. – p.59 in alto: PAN International, List of Highly Hazardous Pesticides, 2022. – p.59 in basso: Bureau for the Appraisal of Social Impacts for Citizen information, A Model that’s costing us dearly, 2021, https://bit.ly/3QHUpgt.